Per lavorare in modo produttivo anche in estate è importante creare le giuste condizioni di temperatura negli ambienti in cui si svolgono per ore le attività.
Rinfrescare grandi spazi lavorativi, come stabilimenti di produzione, è possibile grazie all’installazione di soluzioni efficienti e sostenibili.
Per questo è interessante capire come funziona il raffrescamento evaporativo, un metodo di raffreddamento capace di creare un clima confortevole e mantenere costante, anche nella stagione più calda, la produttività dell’azienda.
Una soluzione che si presta in particolare per ambienti industriali di dimensioni medie o grandi, anche con porte e finestre aperte, utilizzata ad esempio per rinfrescare singoli macchinari o isole di lavoro.
Sommario:
Come funziona il raffrescamento evaporativo
- Cos’è un raffrescatore d’aria e quanto consuma
- Che differenza c’è tra condizionatore e raffrescatore d’aria
- Raffrescatori industriali: fissi e portatili
- Aircon: raffrescatori evaporativi per capannoni
Come funziona il raffrescamento evaporativo
Quando si parla di raffrescamento evaporativo ci si riferisce al più antico sistema conosciuto per rinfrescare gli ambienti di medie e grandi dimensioni.
Come funziona il raffrescamento evaporativo, noto anche come adiabatico (“impenetrabile al calore”)?
Il raffrescamento evaporativo è una tecnica di raffreddamento e ventilazione che usa l’acqua come refrigerante.
Il principio di funzionamento si basa infatti sull’evaporazione dell’acqua attraverso la quale l’aria viene raffreddata fino a raggiungere una temperatura confortevole.
Cosa avviene esattamente durante il processo?
Un ventilatore interno aspira l’aria dall’ambiente e la convoglia contro un apposito pannello evaporante (composto da cellulosa e costantemente bagnato di acqua grazie ad un sistema di distribuzione e pompaggio dell’acqua fredda).
L’aria attraversa gli alveoli impregnati di acqua del pannello evaporante e in questo modo si raffredda, cedendo il suo calore all’acqua, che evapora.
Grazie al ventilatore, l’aria viene restituita all’ambiente fresca e priva di agenti inquinanti.
Terminato l’utilizzo, l’acqua residua all’interno viene scaricata automaticamente per evitare il ristagno.
Gli impianti di raffrescamento evaporativo, inoltre, garantiscono un buon numero di ricambi d’aria. Ciò significa che, dove presenti, mantengono non solo fresco l’ambiente ma eliminano anche polvere, aria viziata, odori e germi.
Cos’è un Raffrescatore d’aria e quanto consuma
Compreso il principio che ne sta alla base, possiamo definire il raffrescatore d’aria come un dispositivo capace di abbassare la temperatura dell’ambiente in cui è collocato semplicemente sfruttando il principio naturale dell’evaporazione.
Anche il condizionatore è un sistema che permette ad una stanza o ad un ambiente più ampio di essere fresco nei giorni più caldi dell’estate.
Scopriamo in cosa consiste allora la differenza.
Che differenza c’è tra condizionatore e raffrescatore d’aria?
Semplificando si può dire che il raffrescatore d’aria è una via di mezzo tra il condizionatore che abbassa la temperatura dell’ambiente e il ventilatore, che invece convoglia il flusso di aria, aumentandone la velocità.
La differenza tra condizionatore e raffrescatore d’aria sta nel principio di funzionamento, alla base del raffreddamento dell’aria.
Infatti un condizionatore d’aria o climatizzatore:
- Diminuisce in modo effettivo la temperatura di un ambiente con un sistema che assomiglia a quello del frigorifero;
- L’aria calda viene catturata e quindi raffreddata attraverso un ciclo termodinamico per poi essere espulsa e infine direzionata nell’ambiente da rinfrescare.
Un raffrescatore, per ottenere il raffreddamento dell’aria:
- Raccoglie l’aria;
- Diminuisce la temperatura dell’aria;
- Diffonde l’aria rinfrescata nell’ambiente.
Tra i vantaggi nella scelta del raffrescamento evaporativo ci sono i consumi.
Si tratta infatti di una soluzione economica. Il costo per l’acquisto, l’installazione e gestione di questo sistema di raffrescamento è fino a 10 volte più basso rispetto alla scelta di impianti di climatizzazione di tipo tradizionale. Inoltre non c’è spreco di acqua né di energia elettrica.
Tra gli altri aspetti importanti e positivi del raffrescamento evaporativo c’è il fatto che è:
- Ecologico: non usa liquidi refrigeranti o gas dannosi per l’ambiente;
- Efficace: rinfresca gli ambienti e nel contempo sanifica l’aria in modo da creare una sensazione di benessere che permette di non rallentare la produttività.
Raffrescatore adiabatico industriale fisso
I raffrescatori d’aria possono essere di due diverse tipologie: fissi e portatili.
Per installare un raffrescatore adiabatico industriale fisso non è necessario richiedere autorizzazioni o licenze.
Si deve però tenere conto di alcune accortezze:
L’altezza di installazione dei diffusori dell’aria nell’ambiente da raffrescare (a circa 4 metri da terra va bene, così non viene raffreddata inutilmente la parte alta del locale);
- Il numero dei ricambi d’aria necessari (varia a seconda del tipo di attività che si svolge nel locali in cui sarà installato l’impianto);
- L’evacuazione dell’aria esausta.
È importante scegliere il modello di raffrescatore evaporativo (da tetto o da parete) a seconda delle esigenze, tenendo conto che è anche possibile localizzare il raffrescamento ad aree specifiche di un capannone o addirittura ad alcuni macchinari in particolare.
Una nota: il numero di raffrescatori d’aria da installare dipende dalla portata d’aria di immissione. Questa è calcolata tenendo presente che serve distribuire l’aria nell’ambiente nel modo più uniforme possibile e lontano dalle uscite di evacuazione dell’aria.
Il raffrescatore adiabatico industriale portatile
Esistono anche dispositivi portatili. Un raffrescatore adiabatico di questo tipo si può collocare in spazi dove si svolgono attività nel campo dell’ industria manifatturiera o dei servizi, oppure in capannoni, allevamenti o in luoghi in cui si svolgono attività del settore artigianale.
Si tratta di un dispositivo ecologico (è privo di gas nocivi), capace di creare il clima ottimale per non rallentare la produttività e offrire aria sana a quanti si trovano nell’ambiente.
Un raffrescatore d’aria portatile ha il vantaggio di poter essere spostato all’occorrenza da un punto ad un altro, in base alle necessità, all’interno dell’ambiente lavorativo.
Solitamente è preferito in luoghi in cui si svolgono attività dove è importante avere un ambiente fresco, umidificato e in cui è anche possibile controllare i contaminanti.
I raffrescatori evaporativi che si trovano in commercio dispongono di diverse velocità, timer programmabile e controllo remoto digitale.
I vantaggi?
- Necessitano di poca manutenzione (basta un paio di volte l’anno e senza dover far intervenire un tecnico);
- Nessun costo d’installazione perché non necessaria;
- Comodità: sono trasportabili dove si vuole;
- Lavorano autonomamente, una volta caricato d’acqua il serbatoio;
- Garantiscono ricambio d’aria continuo durante la giornata.
Aircon: raffrescatori evaporativi per capannoni
Aircon sa proporti i migliori raffrescatori evaporativi fissi e portatili. Soluzioni che permettono di avere sistemi sani ed economici, capaci di migliorare il microclima e abbassare la temperatura nei capannoni, specie nei mesi caldi quando i lavoratori sono messi a dura prova dal clima estivo.
Noi di Aircon siamo disponibili a darti tutte le informazioni e consigli necessari per installare i dispositivi più idonei alla tua attività, affinché si possano creare le giuste condizioni che permettono ai tuoi dipendenti di lavorare in modo confortevole senza rallentare la produttività.
Se sei interessato a valutare l’installazione di uno dei nostri raffrescatori evaporativi, chiedi senza impegno un preventivo.
Se invece hai bisogno di ulteriori informazioni puoi scriverci o chiamarci.