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Riscaldamento per chiese: come provvedere con soluzioni innovative e dal risparmio garantito

 

Come riscaldare le chiese

 

I luoghi di culto sono tra gli ambienti più problematici da riscaldare. Ciò si deve a svariate motivazioni. Spesso sono edifici storici, di conseguenza non possono subire grandi lavori strutturali. Anche quando si parla di edifici nuovi, rimane difficile installare un sistema di riscaldamento efficace e poco ingombrante. I normali termosifoni rischiano di rubare troppo spazio e comportano una serie di problemi legati alla salubrità dell’aria, in spazi che in determinati momenti sono frequentati da molte persone in contemporanea.

Stupisce poco che stia prendendo sempre più piede il riscaldamento a infrarossi. Con la sua sempre maggiore espansione, compaiono però anche i dubbi. Quali sono le opinioni sul riscaldamento a raggi infrarossi? Quali sono i pro e contro? In questo articolo approfondiremo il tema, scoprendo come riscaldare una chiesa con queste soluzioni. Analizzeremo quindi da vicino il riscaldamento a infrarossi e come funziona. Cercheremo inoltre di capire se si tratta effettivamente di una modalità di riscaldamento per chiese davvero efficace.

Sommario:

Riscaldamento per chiese: come provvedere con soluzioni innovative e dal risparmio garantito

Il problema di riscaldare ambienti grandi come le chiese

Come riscaldare una chiesa con efficienza

Pannelli radianti a infrarossi, pro e contro

Pannelli radianti elettrici, opinioni favorevoli

Riscaldamento a infrarossi, controindicazioni

Scegliere un impianto di riscaldamento elettrico con pannelli radianti a infrarossi conviene

Pannelli radianti elettrici e ambiente

Riscaldamento dei luoghi di culto e salute dei fedeli

Aircon riscalda chiese grandi e piccole

 

Il problema di riscaldare ambienti grandi come le chiese

Le chiese antiche e moderne hanno i tipici problemi legati al riscaldamento di ambienti grandi e con i soffitti alti. Con i sistemi di riscaldamento tradizionali, l’aria calda sale dove nessuno ne potrà godere. L’aria fredda rimane invece in basso, dove si raccolgono i fedeli tremanti. Dover rimanere seduti per un’ora su panche spesso gelide peggiora il problema. Il risultato finale è un ambiente spiritualmente elevato, ma di sicuro poco confortevole.

Riscaldare ambienti grandi è di per sé difficile. Con il riscaldamento per convenzione si riscalda l’aria fredda accanto ai termosifoni. L’aria si fa più leggera, sale, rimbalza contro le pareti e rilascia calore. Nel trasferire il calore si raffredda, scende e torna vicino ai termosifoni. Un sistema poco attuabile in un capannone industriale così come una chiesa. Rispetto al capannone, la chiesa ha un ulteriore problema: è riscaldata in maniera discontinua.

Per gran parte del tempo, le chiese rimangono fredde. Di conseguenza, con il riscaldamento tradizionale è necessario riscaldare ogni volta enormi volumi d’aria. Ciò provoca un sali e scendi energetico dannoso dal punto di vista ambientale ed energetico. Questi sono perciò aspetti importanti da tenere in considerazione nel momento in cui ci si chiede come riscaldare una chiesa.

Come riscaldare una chiesa con efficienza

Oggi come oggi, l’efficienza sotto il profilo energetico rappresenta uno dei punti cardine su cui deve basarsi l’edilizia moderna, in considerazione delle implicazioni che questo obiettivo comporta. Quando si parla di “efficienza” di un sistema di riscaldamento, ci si riferisce alla capacità di portare un qualsiasi ambiente chiuso a una determinata temperatura, cercando di mantenerla costante per tutto il tempo necessario.

Nel caso di un luogo di culto come può essere una chiesa, la finalità è di mantenere una temperatura opportuna per l’intera durata delle funzioni, così da rendere l’ambiente circostante confortevole per tutti i fedeli presenti.

È chiaro che più rapidamente si riesce a riscaldare l’ambiente, minore risulta lo spreco energetico. Sotto questo punto di vista, un sistema di riscaldamento tradizionale in un ambiente di grandi dimensioni come quello delle chiese e in generale di ogni luogo di culto risulta inadeguato. Per raggiungere una temperatura idonea alla permanenza delle persone comporta infatti un enorme utilizzo di energia, con tutte le ripercussioni che ne scaturiscono sia in termini di denaro sia sotto il profilo dell’impatto ambientale.

Tenendo in considerazione tutti questi presupposti, come riscaldare una chiesa in maniera efficiente, allora? La risposta si trova in un sistema di riscaldamento come quello a pannelli radianti a infrarossi. Cerchiamo di comprendere meglio di cosa si tratta, quali sono i pro e quali gli eventuali contro.

 

Pannelli radianti a infrarossi, pro e contro

Il riscaldamento a infrarossi come funziona? I termosifoni riscaldano l’aria ed è questo che li rende così poco adatti a riscaldare ambienti grandi. I pannelli radianti a infrarossi riscaldano invece le superfici: pavimento, pareti, panche, persone. Ciò evita di avere soffitti bollenti e pavimenti gelidi, un vantaggio notevole in un ambiente con il soffitto alto.

Ecco perché, quando si parla di riscaldare ambienti grandi in poco tempo, i pannelli radianti sono la prima soluzione che salta alla mente. Sono economici, comodi e anche piacevoli sul piano estetico. Non richiedono grossi lavori di installazione, quindi sono utilizzabili anche in edifici storici. Come tutte le cose, però, anche i pannelli radianti a infrarossi hanno pro e contro.

 

Pannelli radianti elettrici, opinioni favorevoli

Quali sono i pro del riscaldamento a irraggiamento?

  • È confortevole. Il riscaldamento a irraggiamento fornisce un calore intenso, simile a quello di una bella giornata di sole. Anche se i pannelli sono posti a soffitto, il calore scende fino al pavimento e riscalda i presenti.
  • Riscalda in poco tempo. Dal momento che il riscaldamento a infrarossi non riscalda l’aria, ci vuole pochissimo tempo per riscaldare un ambiente anche molto grande.
  • Consuma poco. Il riscaldamento a soffitto solleva opinioni entusiastiche in buona parte grazie ai consumi limitati. Si calcola che i pannelli riducano i consumi circa del 70% rispetto agli impianti tradizionali.
  • Si diversifica. Con i pannelli a infrarossi è possibile concentrare il calore in alcune zone invece che in altre. Nel caso delle chiese, durante le funzioni meno frequentate è possibile riscaldare solo parte della navata.
  • È salutare. Nel riscaldamento per convenzione, si creano correnti d’aria che smuovono la polvere. Il fenomeno favorisce la diffusione di microrganismi dannosi, saliva, allergeni. Inoltre, è dannoso anche per i manufatti artistici. Questo non accade con il riscaldamento a irraggiamento.
  • Occupa poco spazio. Per le chiese si utilizzano soprattutto i pannelli a soffitto, che occupano pochissimo spazio e sono quasi invisibili. Alcuni modelli sono addirittura dotati di un comodo meccanismo a scomparsa.
  • Pannelli, ma non solo. Oltre ai pannelli a soffitto e a parete, sono disponibili anche nastri e tubi. La scelta dipende in buona parte dalla forma dell’edificio e dalle esigenze della singola parrocchia.
  • Non necessitano di manutenzione per mantenere il sistema efficiente. Per gli impianti che si basano sull’uso di pannelli radianti a infrarossi non persiste l’obbligo di contattare tecnici specializzati per sottoporli a manutenzioni periodiche, come accade invece nei sistemi convenzionali. I costi gestionali degli impianti di riscaldamento a infrarossi risultano quindi inferiori anche sotto questo punto di vista.

Riscaldamento a infrarossi, controindicazioni

Il riscaldamento a infrarossi ha controindicazioni minime, specie quando si parla del riscaldamento per chiese. Vale comunque la pena vederle insieme.

  • Dura poco. I pannelli a infrarossi riscaldano le superfici, non l’aria. Di conseguenza, creano un ambiente confortevole in pochissimo tempo. Purtroppo, una volta spenti l’effetto svanisce quasi subito. È una controindicazione minore, dato che la necessità è riscaldare ambienti grandi, con il soffitto alto e per il tempo di una funzione.
  • Richiede diversi pannelli a infrarossi. Il singolo pannello a infrarossi ha una capacità riscaldante limitata. Per rendere confortevole un’intera chiesa, quindi, servono più pannelli a muro o a soffitto. Anche in questo caso, è un punto a sfavore minore. Grazie a questa “controindicazione”, è possibile scegliere quali punti della chiesa riscaldare e quanto.

Scegliere un impianto di riscaldamento elettrico con pannelli radianti a infrarossi conviene

Basandosi sull’analisi che abbiamo appena condotto, risulta facile trarre le dovute conclusioni. A ben vedere, i pro di un impianto di impianto di riscaldamento elettrico che fa uso di pannelli radianti a infrarossi sono decisamente superiori rispetto ai contro. Tutto ciò è chiara dimostrazione di come questa tipologia di soluzione risulti ideale come sistema di riscaldamento delle chiese, dei luoghi di culto e in generale di qualsiasi ambiente contraddistinto da grandi dimensioni.

Le potenzialità dei pannelli radianti si sposano infatti alla perfezione a moltissimi altri contesti. Si pensi ai grandi capannoni industriali, ad ambienti quali le falegnamerie e all’ambito artigianale in genere o ancora a settori particolari come quello dell’allevamento, in cui è necessario valutare con sensibilità ed estrema attenzione il sistema più adatto da installare.

In ambiti di questo genere, scegliere un impianto di riscaldamento elettrico con pannelli radianti a infrarossi conviene per molte ragioni e rappresenta una reale occasione da sfruttare, riuscendo così a ottenere nel contempo un grado di comfort ottimale, un risparmio tangibile e un impatto ambientale decisamente ridotto rispetto agli impianti di stampo tradizionale, a tutto vantaggio della tutela del nostro Pianeta.

Pannelli radianti elettrici e ambiente

Come abbiamo in parte anticipato nel nostro articolo, puntare sulla adozione di pannelli radianti elettrici come soluzione per il riscaldamento dei luoghi sacri costituisce una scelta in aiuto del nostro ambiente. Questo in uno dei momenti storici in cui la sostenibilità rappresenta uno dei fattori più rilevanti su cui puntare l’attenzione.

In concreto anche il riscaldamento per chiese gioca il suo ruolo nella tutela del nostro Pianeta, così come ogni ambito che comporta l’utilizzo di energia. Risparmiare energia al giorno d’oggi significa contribuire a ridurre la sovraemissione di gas serra in atmosfera, in primis di anidride carbonica. Come è ben noto ormai, proprio dal surplus di gas serra in atmosfera dipendono i drastici cambiamenti che stanno interessando il clima da alcuni anni a questa parte.

Con tutte le conseguenze catastrofiche del caso, tra cui ricordiamo il ritiro dei ghiacciai, la riduzione della durata della copertura nevosa al suolo, la desertificazione di intere aree geografiche, l’intensificazione di fenomeni atmosferici violenti (precipitazioni intense e grandine), l’aumento della percentuale di cicloni tropicali, la perdita di biodiversità e numerosi altri eventi di analoga portata. Una serie di fenomeni allarmanti che, presi nel loro insieme, mettono inevitabilmente in allarme poiché a risultare in estremo pericolo è il futuro stesso dell’umanità.

In un simile contesto,l’intera società è chiamata a dare il proprio contributo, cercando a tutti gli effetti di abbattere i consumi energetici in ogni loro forma. In tal senso, l’adozione di pannelli radianti elettrici per la climatizzazione invernale degli ambienti è una scelta che può aiutare a fare la differenza. E da questo contesto non è per ovvi motivi escluso il riscaldamento per le Chiese e per i luoghi di culto in genere.

 

Riscaldamento dei luoghi di culto e salute dei fedeli

Parlando del riscaldamento dei luoghi di culto vale infine la pena soffermarsi su un altro aspetto altrettanto importante, come lo può essere la questione ambientale. Ci riferiamo alla salute dei frequentatori di questi spazi.

Sia che si tratti di puri e semplici visitatori, sia che si tratti di veri e propri fedeli, le chiese e tutti i luoghi di culto sono frequentati ogni anno da migliaia di persone di ogni età. Per questo motivo, devono essere per forza di cose spazi salubri. I pannelli radianti si dimostrano la soluzione ideale anche per far fronte a questa particolare esigenza.

Se utilizzati come modalità per il riscaldamento dei luoghi di culto, i pannelli radianti a infrarossi aiutano infatti non solo a creare un microclima confortevole per tutti i presenti ma anche a combattere proattivamente problemi quali l’umidità e la muffa che rendono qualsiasi ambiente insalubre, comportando svariate conseguenze al benessere del nostro organismo. Si pensi ad esempio alle allergie e al peggioramento della sintomatologia di disturbi cronici come l’asma.

In definitiva, i pannelli radianti costituiscono una soluzione di prim’ordine come riscaldamento per le chiese e tutti i luoghi di culto. I tanti vantaggi sono innegabili e in numero decisamente superiore alle possibili controindicazioni. A questo punto, basta solo metterli alla prova. Di certo, le aspettative non resteranno deluse.

Aircon riscalda chiese grandi e piccole

Aziende grandi e piccole hanno avuto già modo di apprezzare i pannelli per il riscaldamento a irraggiamento di Aircon. La nostra realtà, da sempre in prima linea con le più evolute innovazioni relative al mondo del riscaldamento e del raffrescamento, risponde però anche alle esigenze specifiche delle chiese e dei luoghi di culto. Propone soluzioni ad hoc per edifici sacri di tutte le dimensioni, siano essi antichi o di nuova costruzione.

Il catalogo di Aircon comprende i comuni pannelli a infrarossi, ma anche nastri e tubi. Ciò consente un riscaldamento diffuso e versatile, in grado di salvaguardare comunque la bellezza dell’edificio. Per saperne di più, contatta Aircon: i suoi esperti ti aspettano a Locate di Triulzi, in provincia di Milano.

 

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